Ancor prima di fare un excursus storico dell’Unione Regionale Cuochi della Campania, e senza tediare quanti si accingono a leggerci, è necessario fare un tracciato del ruolo determinante che la stessa ha avuto nella genesi e nello sviluppo della Federazione Italiana cuochi. Il 10 maggio del 1968, in una eccezionale riunione svoltasi nel salone d’onore dell’Hotel Parco dei Principi di Roma, alla presenza dell’allora ministro del turismo, e grazie alla lungimiranza delle varie compagini associative di categoria preesistenti sul territorio nazionale, nacque la Federazione Italiana cuochi, con sede provvisoria a Milano. La distanza territoriale e l’egemonia che la FIC esercitava era ben lontana dall’esigenza di quanti, come noi in Campania, sentivano il bisogno di scegliere l’associazionismo come modello di vita, e quindi la necessità fisica di esistere, di creare, di coinvolgere e di confrontarsi. La gestazione dell’URCC fu lunga e laboriosa, ma la caparbietà di un gruppo di cuochi professionisti di chiara fama, impavidi pionieri dell’associazionismo e votati alla realizzazione del grande progetto, ebbe il sopravvento. Il coinvolgimento dei cuochi campani fu immediato, come pure le tante richieste di adesione.

Nasce l’URCC, era il 15 settembre del 1972.

Il campo scelto per redire lo Statuto per ottemperare alle facezie delle prime elezioni del consiglio direttivo fu l’Ambassator Palace Hotel di Napoli. Naturalmente l’adesione alla FIC fu automatica, riversando nell’ente più di 500 iscritti provenienti da ogni angolo della regione ed innescando quel meccanismo che, insieme ad altre realtà, ha poi permesso a tutte le regioni d’Italia di essere rappresentate, ognuna con una propria unione, in seno all’organismo centrale. Come si è detto, l’URCC nasce come Unione Regionale ancor prima che la Federazione intendesse realizzare l’attuale organizzazione piramidale che prevede le Associazioni provinciali o territoriali che confluiscono nelle Unioni Regionali che a loro volta formano la Federazione stessa.

La storia dell’URCC si contraddistingue in due periodi ben separati tra loro.

Il primo va dal settembre del 1972 fino a novembre del 1991, e vede l’URCC come unico organismo esistente sul territorio, raccogliere intorno a sé tutti i cuochi della regione. In questi anni si assiste, nonostante gli sforzi di alcuni iscritti, alla progressiva frantumazione del nucleo centrale con la conseguente nascita di associazioni provinciali o territoriali. In tal senso giungono anche gli imput della Federazione stessa che ritiene molto più funzionale creare una organizzazione più ramificata sul territorio.In Campania in quel periodo nascono sette associazioni. Sono questi sodalizi che decidono di riunirsi per poter rifondare l’URCC ed inserire propri rappresentanti nel Consiglio Direttivo della stessa.

Dal 1992 si avvia il nuovo ciclo che ci porta ai giorni nostri e la costituzione delle ultime due associazioni provinciali (Avellino e Benevento).

Si giunge così ai nove sodalizi attuali che raggruppano più di 2500 iscritti. Il primo consiglio, in carica per un anno, è composto da Giancarlo Erba, Presidente; Ciro D’Elia, segretario; Carlo Palmigiano, Nono Caprio, Benito Di Cristo, Enrico Cosentino, Luigi Cigliano, Francesco Buono, Luigi Iannella, Crescenzo Barone, Salvatore Staiano, Carmine Marzuillo ed Alfonso Marzuillo, consiglieri. Da subito l’Unione Regionale è chiamata a dare il meglio di sé. E l’URCC lo fa nella sua veste migliore, presentando a Sorrento una selezione per la Rassegna Nazionale d’Arte Culinaria. Evento che si concluderà poi a Montecatini Terme in occasione del Congresso Nazionale. Il triennio 1993/1995 vede entrare nel consiglio Pasquale Colardo, Felice Di Tullio, Gerardo Novi, Francesco Mattera, Cesare Barbaro ed i rappresentanti delle due neo associazioni, costituite proprio in quell’anno. Nicola Ricci e Giuseppe Nacar per l’Associazione Cuochi di Benevento e Mario Bello e Pietro Roberto Montone per l’Associazione Cuochi di Avellino. Nel 1993 la Campania ospita per quattro giorni un superlativo raduno del “Collegio Cuocorum” che vede impegnate le città di Castellammare di Stabia, Capri, Sorrento e Pompei. Sfilate, cene di gala, intronizzazioni, escursioni e Messe Solenni sono il contenuto prestigioso per questo evento d’eccezione. Nelle stesso anno iniziano i corsi di cucina e di pizzeria per i ragazzi del reclusorio minorile di Nisida e per i tanti giovani definiti a rischio delle periferie degradate della città di Napoli. Marisa Laurito è la madrina d’eccezione. L’URCC ed alcuni ristoratori si fanno in quattro per la nobile causa. L’iniziativa catalizza su di sé l’interesse degli artisti e dei politici più sensibili a queste tematiche, da Enzo Gragnaniello a Claudio Baglioni, da Edoardo Bennato a Luca De Filippo. Finanche il Capo dello sTato li vuole incontrare. Il successo è enorme, ma la più grande soddisfazione è stata quando alcuni degli allievi hanno trovato lavoro ed hanno dato concreti risultati a tanto sforzo. Nel 1994 si terrà a Torre del Greco una sontuosa Rassegna d’Arte Culinaria Regionale per i piatti da buffet. Nel 1995 i cuochi campani vengono ricevuti in udienza in Vaticano dal Santo Padre, Giovanni Paolo II. Più di seicento cuochi, tutti in divisa di gala, affollano la Sala Nervi. Le emozioni non si contano, ed il momento più alto è quanto sua Santità posa per una foto ricordo con i cuochi. Ai presenti rivolge parole di conforto e di elogio. Prona la categoria a proseguire nelle sue opere di carità.

Il triennio 1996/1999 vede entrare nel consiglio Gaetano Riccio, Mario di Fiore, Ettore Di Giulio Cesare, Luigi Cacace e Raffaele Formato (che sarà poi sostituito da Michele Casula). Nel 1997 “La Lanterna” di Villaricca (NA) è la sede scelta per una selezione regionale a squadre per determinare la rappresentanza campana in competizioni nazionali ed internazionali. 

E’  il 7 marzo 2003, quanto a Torre del Greco, presso l’ “Hotel Marad”, l’assemblea generale dei delegati dell’Unione Regionale Cuochi della Campania elegge per acclamazione il suo nuovo Presidente. Gaetano Riccio, tra la commozione dei presenti, riceve il testimone da Giovanni Carlo Erba. Guiderà l’Unione fino al 2011. Negli anni della sua guida, l’Unione subisce un profondo cambiamento, sotto tutti i punti di vista, ad iniziare dall’immagine. Sua è l’idea del logo URCC che oggi è invidiato da tutti per lo stile unico che lo contraddistingue. Fin da subito  organizza con la sua squadra eventi di ogni genere. Seguitissimi i corsi di cucina e pasticceria che vedono salire in cattedra grandi maestri provenienti non solo dalla Campania ma da tutta Italia. Realizza una collaborazione stabile con moltissimi Enti e con gli Istituti Alberghieri campani.

Il 23 marzo 2011 Luigi Vitiello è designato all’unanimità, su proposta del Presidente uscente Gaetano Riccio, nuovo presidente dell’Unione Regionale Cuochi della Campania. Da questa data Gaetano Riccio è designato all’unanimità dei delegati, Presidente Onorario URCC.  Luigi Vitiello è chef e docente dell’Istituto Alberghiero di Avellino. Nel mandato precedente ha ricoperto la carica di vice presidente regionale. “Il mio programma –  spiegherà il neo Presidente Regionale – non può che essere in continuità con la precedente legislatura, portata avanti con non pochi sacrifici personali dal presidente uscente Gaetano Riccio. Sarà un percorso condiviso con tutti”.  Con il nuovo mandato partono anche i corsi di aggiornamento professionale in modo itinerante nella varie province.  Viene costituita la squadra di cucina calda e fredda dell’Unione Regionale che poi vincerà tantissimi premi. Il mandato vede attuare tante iniziative compreso il ricordo del compianto presidente Giancarlo Erba; la partecipazione alle fiere di settore; le gare regionali per gli allievi e i professionisti; la Festa Regionale del Cuoco. Viene anche rafforzata la collaborazione con tutti gli Enti pubblici. Al fianco di Luigi Vitiello, come suo vicario, vi sarà Ludovico D’Urso, presidente dell’Associazione Cuochi di Napoli. Altro vice presidente regionale, Antonietta Miracolo, presidente dei cuochi di Benevento. La segreteria sarò gestita dal prof. Pietro Roberto Montone, segretario dell’Associazione Cuochi Avellinesi e responsabile di sede dell’Ipssar di Montoro, insignito tra l’altro del riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica. Come  vice c’è Antonio Agevola di Napoli. Clemente Gaeta di Salerno è Tesoriere.

Il 15 marzo 2015 i cuochi campani riconfermano, con voto unanime, Luigi Vitiello alla presidenza dell’Unione Regionale Cuochi della Campania. Una votazione che sarà accompagnata con un fragoroso applauso tributato dai delegati giunti da tutta la regione a Montefredane di Avellino. Una legislatura che sarà incentrata sulla valorizzazione della professione, del territorio e delle sue eccellenze eno-gastronomiche. Un percorso di lavoro condiviso con tutti i presidenti delle associazioni campane. A Grottaminarda si terrà il raduno di tutte le associazioni ed unioni regionali del Sud Italia che sancirà l’ennesimo riconoscimento all’ottimo lavoro svolto dai cuochi della Campania.  Il Team Regionale si impone a livello mondiale raccogliendo medaglie e trofei. Lo stesso è sempre guidato dal capitano Giuseppe Spina. Al fianco di Luigi Vitiello, come suo vicario, è stato confermato Ludovico D’Urso, presidente dell’Associazione Cuochi di Napoli e la presidente dei cuochi di Benevento Maria Antonietta Miracolo. Uno degli eventi più importanti che segneranno la Campania è l’eccellente risultato ottenuto dal “ Campania Team “ che si compone di grandi Chef selezionati da tutte le Associazioni, sotto la guida del Presidente Luigi Vitiello e il segretario Pietro Roberto Montone,  che con la collaborazione di tutti i presidenti provinciali di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Sorrento, Stabiese Equana e Monti Lattari, Torre del Greco area Vesuviana Nolana, che compongono l’Unione Regionale Cuochi della Campania. I sodalizi presenti sul territorio regionale che nel dicembre 2012 costituiscono il Team raccolgono quanto sperato. Il team sarà presente e conquista medaglie in ogni competizione europea e mondiale.

Il 20 marzo 2020 Luigi Vitiello, ancora una volta per acclamazione, è confermato presidente dell’Unione Regionale Cuochi della Campania. Il presidente dell’Associazione Cuochi Avellinesi è stato votato in modo unanime dai delegati delle otto associazioni campane, ovvero Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Sorrento, Stabiese Equana e Monti Lattari, Torre del Greco area Vesuviana Nolana. Al suo fianco, come vicario vi sarà il Presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Napoli, Giuseppe Sorrentino. Quali vice sono stati chiamati Giuseppe Raimondo, presidente dei cuochi di Caserta e Luigi Di Ruocco, presidente dei Cuochi di Salerno. Segretario Regionale è confermato Pietro Roberto Montone. Questi tutti gli incarichi: vice segretario Alfonso Falanga; tesoriere Clemente Gaeta; vice tesoriere Luigi Malafronte; coordinamento Team URCC: Luigi Nastro e Lorenzo Scinto; promotion/editoriale/coordinamento scuole: Salvatore Severi  e Antonio Papale; agenda-eventi Luisana Merola; rapporti con il territorio: Arnaldo Renatti  e Antonio Nunziata; coordinamento gare e formazione: Cerciello Gaetano e Rocco Festa; coordinamento Pasticceria-Pizzeria: Antonio Cascone e Antonio Nunziata. Per il  Dipartimento Emergenza DSE CAMPANIA viene indicato all’unanimità  come presidente Ludovico D’urso che sarà coadiuvato da  Raimondo Di Cristo. Anche questi ultimi sono anni impegnativi con decine di partecipazioni ad eventi, congressi, fiere e manifestazioni di ogni genere, nonostante l’emergenza pandemica scatenata dal Covid-19. L’Unione Regionale Cuochi della Campania raccoglie consensi e per i suoi meriti conquistati sul campo sotto la guida del Presidente Luigi Vitiello e del Segretario Pietro Roberto Montone riceve più volte il Trofeo di Migliore Unione Regionale d’Italia. Riconoscimento FIC che è assegnato proprio per le attività svolte.